MILANO, 7 NOVEMBRE 2023. In tempi dalle prospettive sempre più incerte e in cui è sempre più importante investire sui giovani, Regione Lombardia decide di imporre tagli per il 50% al Diritto allo Studio per il 2024-2026,come emerge chiaramente dal bilancio di previsione regionale contenuto nel Progetto di Legge n. 35 del Presidente della giunta. Un taglio di 10 milioni di euro con conseguenze nefaste che il Coordinamento Liste Diritto allo Studio denuncia.
Dichiara presidente del CLDS Pietro Piva:
Che visione politica ha la Regione se decide di tagliare sul Diritto allo Studio? Se la Lombardia vuole essere il motore della crescita italiana, come può tagliare i fondi per chi sarà il futuro di questa crescita? È chiaro che non si voglia puntare sui giovani e sugli universitari: la Lombardia taglia 10 milioni, il 50% di quanto finanziato lo scorso anno mentre, a livello nazionale, inoltre, si prospetta un taglio di ben 250 milioni dal 2026, pari al 25% del totale dei fondi. Come Coordinamento che fa del diritto allo studio il proprio cardine riteniamo che la gravità della situazione stia non solo nel taglio in sé, ma nella prospettiva politica scelta. Ridurre il Diritto allo Studio vuol dire limitare gravemente le condizioni concrete dalle quali passa il nostro percorso di crescita e il futuro del nostro Paese. Chiediamo perciò alla Giunta un incontro per poter esprimere le nostre proposte e trovare insieme delle soluzioni.
Pietro Piva
Presidente del Coordinamento Liste per il Diritto allo Studio – CLDS presidenza.clds@gmail.com