Il 14 e 15 maggio si sono svolte le elezioni per il rinnovo del CNSU – Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Il CLDS – Coordinamento liste per il diritto allo studio, secondo le prime stime riferite a risultati non ufficiali, conquista 4 dei 28 seggi attribuiti alla componente studentesca del Consiglio, un risultato che permette di continuare a offrire un significativo contributo nei prossimi tre anni di lavori dell’organo di massima rappresentanza studentesca a livello nazionale.
Il bilancio di queste elezioni non si esaurisce nella conta dei voti e nella conseguente valutazione del proprio peso istituzionale. Nei giorni appena trascorsi di campagna elettorale abbiamo avuto l’occasione di incontrare migliaia di studenti universitari come noi, di iniziare con loro un dialogo, rompendo quella barriera invisibile di individualismo che, facendosi ogni giorno più insidiosa, separa anche le persone che vivono fianco a fianco nelle stesse aule o nelle stesse biblioteche. È di tale possibilità di incontro che, soprattutto, siamo grati. Questo insolito movimento non è riducibile unicamente al tentativo di trovare consensi affermando una certa visione programmatica dell’università a scapito delle altre, ma trova piuttosto la sua origine nella curiosità, nello slancio e nell’impegno generati da una amicizia coinvolgente che anima la nostra presenza.La notizia non è il calo di due seggi rispetto al risultato di tre anni fa, la diminuzione dei voti ottenuti riconducibile a molteplici ragioni e l’affluenza che rimane drammaticamente bassa. Un fatto è accaduto nelle università italiane e prevale su tutto: esistono ancora persone disponibili a offrire il proprio tempo e le proprie energie per costruire il bene comune, andando incontro a tutti con la freschezza di una curiosità viva.
In un tempo dove la retorica politica gioca sull’insicurezza, sulla paura e sull’insoddisfazione, la nostra società ha bisogno di persone che siano presenze vive, capaci di assecondare ogni accento positivo che la realtà può suggerire. È dall’esperienza di uomini così appassionati al bene dell’altro che vogliamo continuare a costruire un progetto per l’università italiana, formulando proposte che siano in grado di favorire lo sviluppo integrale dello studente secondo le attitudini e le potenzialità di ciascuno. L’augurio è che il tempo che ci aspetta possa essere segnato dalla stessa intensità e curiosità che tutti noi abbiamo visto in atto questi giorni, a cominciare dalle circostanze più quotidiane, per arrivare fino alle decisioni del consiglio nazionale.
Può l’esperienza di persone vive, curiose e appassionate a tutto, essere il punto sorgivo di una mossa politica capace di incidere sull’intera realtà, a cominciare dall’Università ? Noi crediamo di sì.
Milano, 17 maggio 2019
Il Presidente
Guglielmo Mina