Il CLDS ha proposto 3 mozioni, approvate all’unanimità.
– IDONEITA’ NON E’ MATURITÀ: in Lombardia reddito e merito universitario spesso non sono sufficienti per essere idonei al conseguimento di una borsa di studio: gli enti DSU possono richiedere anche un punteggio minimo alla maturità o al test d’ingresso. Abbiamo chiesto che questa discrezione sia abolita, poichè il merito da verificare è quello universitario e non quello pregresso!
– LA BORSA NON FA IL MONACO: molte borse o premi di studio “privati” concorrono alla formazione del reddito degli studenti. Se questo reddito supera i 2851€ i genitori dello studente a carico perdono le detrazioni per carico di famiglia (degli “sconti” sulle tasse da pagare allo Stato), andando a ridurre il beneficio della borsa di studio ottenuta! Per evitare questo controsenso, abbiamo chiesto che i premi fino a 5800€ non siano considerati reddito per gli studenti
– TASSE UNIVESITARIE: In Italia, ciascun Ateneo non può chiedere come tasse agli studenti più del 20% di quanto ottengono dallo Stato come FFO. Favorevoli ad una limitazione della contribuzione studentesca, abbiamo tuttavia approvato all’unanimità una mozione che chiede di rivedere questo limite che punisce gli atenei in difficoltà e che risulta impossibile da applicare alla luce della confusione della norma e delle tempistiche sfalsate imposte dalla legge. Non è un criterio giusto un criterio che è inapplicabile.